La rapida evoluzione delle città puo' lasciare numerose vittime sparse all'interno del suolo urbano, manufatti che perso il proprio ruolo divengono inutili e venendo abbandonati sono destinati a rapido degrado.
E' quello che è accaduto anche alla linea ferroviaria sopraelevata che partiva dal Meatpacking District per arrivare alla West 34th Street. Usata fino agli anni ottanta, e poi abbandonata a causa dello spostamento dei flussi merce, stava inesorabilmente avviandosi verso l'oblio, addirittura se ne è ipotizzato l'abbattimento, ma grazie all'impegno di un cittadino appassionato di ferrovie di nome Peter Oblez viene iniziata una campagna per la difesa del viadotto. Nasce un comitato spontaneo, il "Friends of the High Line", diretto da Joshua David e Robert Hammond che ottiene attenzione da parte del sindaco tanto da portarlo a indire un concorso internazionale di idee per il recupero della linea.
La ferrovia come si presentava |
Ad aggiudicarsi il primo premio sono il paesaggista James Corner della Field Operations, e gli architetti della Diller Scofidio+Renfro.
La loro proposta è di riconvertire la ferrovia in parco lineare esplicitando cosi' fino all'estremo, ma in maniera controllata, un processo di per sè già in atto di rinaturalizzazione.
Partendo dalla biodiversità già presente sviluppano un paesaggio complesso, fatto di ambienti differenti: soleggiati, umidi, secchi, ombrosi, ventilati...
Seguendo un nuovo concetto definito "agritettura" (acronimo di agricoltura+architettura) il team suddivide la superficie in zone verdi (morbide) e zone pavimentate (dure) combinate in percentuali diverse man mano che si percorre il viadotto creando situazioni sempre nuove che accolgono all'occasione arredi studiati ad hoc.
La struttura è realizzata in lastre di cemento affiancate le une alle altre in modo tale da lasciare degli interstizi dove la vegetazione possa crescere spontanea.
I vecchi binari sono stati mantenuti e fanno parte integrante del disegno complessivo.
Il progeto ha riscosso grande approvazione da parte della cittadinanza che ne è divenuta abituale frequentatrice per le attività piu' disparate.
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